“Il ladro di merendine” – Andrea Camilleri


Voto: 5 stelle / 5

“Il ladro di merendine” di Andrea Camilleri è il terzo romanzo che ha per protagonista il Commissario Montalbano. Pubblicato dalla casa editrice Sellerio nel 1996, è lungo circa 250 pagine.

Di Andrea Camilleri abbiamo recensito “Il casellante” e “Il birraio di Preston“.

Trama de Il ladro di merendine

Salvo Montalbano, il protagonista di questi gialli, è Commissario di Polizia nel paese di Vigata in Sicilia.

Il paese nella realtà non esiste ed è inventato da Camilleri seppur rappresenti alla perfezione la realtà dell’isola.

La vicenda è ambientato negli anni Novanta del secolo scorso in quanto, ad esempio, si parla del problema dell’immigrazione che è una questione abbastanza recente.

La tranquillità di Vigata è scossa da due morti violente e sospette, ma non solo.

Secondo Montalbano i due morti: un tunisino imbarcato su di motopeschereccio di Mazzara del Vallo e quella di un commerciante locale ucciso in ascensore sono legate fra di loro da un filo invisibile senza dimenticare anche la scomparsa di Karima una donna delle pulizie tunisina.

Tuttavia oltre alla risoluzione dei tre casi Salvo dovrà evitare la promozione a vicequestore.

Questa cosa per lui non sarebbe un premio, ma una punizione in quanto comporterebbe diverse rinunce come, ad esempio, la sua libertà investigativa.

Ma come mai si intitola: “il ladro di merendine”?

Perchè nella locale scuola elementare avvengono dei furti di merendine e il cui “responsabile” è un bambino extracomunitario e sarà sempre Montalbano a scoprire il “colpevole”!

E mi fermo qua nel riassunto.

Essendo questo un giallo la trama se raccontassi anche il finale ti farei passare la voglia di leggerlo o sbaglio?

Recensione

Molto bello come tutti quelli di questo genere di Camilleri però te lo consiglio in maniera particolare nel caso in cui tu volessi scoprire qualcosa in più sul commissario Montalbano.

In queste pagine la figura di Salvo è ben tratteggiate e si vengono così a scoprire dei lati del suo carattere o della sua vita privata (la storia con l’eterna fidanzata Livia) che fino ad ora non si conoscono e se sei un amante del genere, come me, direi che è proprio l’ideale come libro.

Ma non solo in quanto in queste quasi 250 pagine i colpi di scena e retroscena che ti faranno restare con il fiato sospeso fino praticamente all’ultima pagina.

Una pecca? Ma anche no!

Camilleri scrive bene, forse, però si potrebbe trovare un pò di difficoltà a capire anzi leggere lo stretto dialetto siciliano anche se, normalmente, dopo una dozzina di pagine sembra tutto più comprensibile… bisogna prendere il ritmo poi si va che è un piacere.

Concludo ricordando che Andrea Camilleri (1925/2019) è stato scrittore, regista, drammaturgo e sceneggiatore italiano che ha raggiunto la popolarità proprio con i libri sul Commissario Montalbano.

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