“Un animale selvaggio” – Joël Dicker


Voto: 4 stelle / 5

Possiamo cambiare la rotta del destino, la nostra natura no. Sembra questa la chiave di volta di “Un animale selvaggio”, il nuovo attesissimo romanzo del best seller svizzero Joël Dicker pubblicato il 25 marzo 2024 da La nave di Teseo, traduzione di Milena Zemira Ciccimarra. Oltre 50.000 le copie vendute in Italia solo nella prima settimana.

Trama di Un animale selvaggio

Parla di destino il racconto di uno scrittore fittizio del primo Novecento, tal Carlo Viscontini, che l’autore incastona nel cuore della vicenda. C’era una volta un villaggio in Toscana, feudo dell’ultimo discendente di una casata aristocratica che coltivava il gusto dell’avventura in luoghi remoti e inesplorati. Un bel giorno dopo una spedizione al posto di mobili, sculture, trofei, oggetti e quant’altro, l’eccentrico rampollo porta a casa un animale esotico:

Gli animali selvaggi sono come gli uomini. Li puoi ammansire, truccare, travestire. Puoi dare loro amore e speranza, ma non puoi cambiare la loro natura

La vicenda presenta un gioco a quattro tra due coppie antitetiche e speculari intente ad ammirare la felicità altrui con un’attitudine ingenua o esibire la propria con la magnanimità del vincente. Ma l’ammirazione non è forse il seme dell’invidia? Arpad e Sophie – lanciato nel mondo della finanza e avvocatessa di alto profilo – vivono con due bambini da spot pubblicitario in una casa spettacolare alle porte di Ginevra. Sono belli, ricchi, innamorati e ancora complici. Di contro Greg e Karin si sono appena trasferiti in un complesso di villette a schiera destinato alla classe media, un pugno nell’occhio tra ville per milionari soprannominato l’Obbrobrio. Dipendente pubblico lui, commessa lei, sono così presi dalle incombenze di una vita normale da avere dimenticato la voglia di stare insieme.

I loro incontri casuali sfociano in un’amicizia, ma in poche settimane la vita dell’improbabile quartetto cambia per sempre. In un twist continuo tra apparenza e realtà, scopriamo doppi fondi del cuore, segreti, menzogne, ossessioni pericolose dietro una facciata impeccabile e in agguato a braccarli un passato ingombrante come nel miglior Matsumoto Seichō. Anticipiamo solo che Sophie trova in Karin un’amica sincera, estranea a ipocrisie salottiere. Per Greg invece Arpad rappresenta tutto ciò che vorrebbe essere perché non è affatto insensibile al fascino della moglie. Il filo conduttore, cerniera tra piani narrativi e temporali diversi padroneggiati con stacchi netti e una scrittura abbottonata che non ama le descrizioni, è la cronaca minuto per minuto di un colpo grosso in una gioielleria.

Recensione

Pur ambientato nella contemporaneità, questo romanzo emana un’aria retro: ambienti glamour tra Ginevra, Parigi, Londra; la Saint-Tropez delle ville a picco sul mare, dei locali esclusivi, delle corse in Aston Martin lungo i tornanti della Costa Azzurra che riecheggia, riveduta e corretta, l’estetica da “Caccia al ladro” di Alfred Hitchcock.

Con un ritmo serrato, avvincente e lo yo-yo dei punti di vista, “Un animale selvaggio” di Joël Dicker procede sui binari dell’action-thriller. Eppure lascia fuori campo tutti gli eccessi violenti perché manca un omicidio, insieme alla dote di investigatori, profiler, avvocati, indizi, prove e compagnia bella. La vocazione filmica della scrittura rinverdisce i fasti del filone rapine sofisticate e lo intreccia con un triangolo amoroso poco convenzionale.

È questa la cifra distintiva del romanzo che probabilmente ha deluso i fan di “La verità sul caso Harry Quebert” o “Il caso Alaska Sanders”. Almeno in base ad alcuni commenti pescati in rete qua e là. “Un animale selvaggio” di Joël Dicker l’ho divorato in due giorni. È un thriller brillante di ottima fattura: 448 pagine e non sentirle. Consigliato!

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