“Il porto delle nebbie” – George Simenon-


Voto: 4 stelle / 5

Il porto delle nebbie di George Simenon il cui titolo originale era “Le port des brumes” è il quindicesimo romanzo che ha per protagonista il Commissario Maigiret.

Di George Simenon abbiamo recensito anche “L’amica della signora Maigret“, “Maigret e il corpo senza testa“, “Il dottor Bergelon“, “Le sorelle Lacroix“, “Pietr il Lettone“, “Maigret si sbaglia“, “Marie la strabica” e “Il treno“.

Trama de Il porto delle nebbie

George Simenon iniziò a scrivere “Il porto delle nebbie” nel 1931 e lo terminò un anno dopo vale a dire nel 1932.

In Francia il romanzo è pubblicato inizialmente a puntate nel quotidiano “Le matin” da febbraio a marzo del 1932.

Pubblicato nel maggio dello stesso anno come romanzo completo mentre in Italia uscirà nel 1933.

Il capitano del porto di Ouistreham che una località di mare della bassa Normandia è trovato in stato confusionale sui Grands Boulevards di Parigi.

Non parla, non si ricorda di nulla tuttavia ha abiti e scarpe nuove ed ha con sé 5.000 franchi però non ha né documenti né portafoglio.

Qualche mese prima una pallottola gli era entrata nel cranio causandogli, probabilmente, l’amnesia tuttavia la cicatrice è ben curata….

Inizialmente non sapendo il suo nome nel commissariato era stato chiamato “l’Uomo”, ma le ricerche vengono diffuse in tutto il paese e così è riconosciuto dalla sua cameriera.

Ma la storia per Maigret non è chiusa!

Il commissario vuole sapere qualcosa in più su quest’uomo e perciò decide di accompagnarlo a casa e proprio in quella prima notte l’uomo muore avvelenato.

Maigret lascerà perdere tutto? Proprio no!

Però mi fermo qui altrimenti, come dico sempre, che gusto avresti a leggere questo libro se ti raccontassi tutto io?

Recensione

Perchè leggere questo libro?

Perchè sei subito nel centro dell’azione! “Chi è questo smemorato?” ” Perchè gli hanno sparato alla testa?” Le domande (le risposte un pò meno, ma poi arrivano) e il ritmo sono incalzanti!

Ma ti consiglio di leggere questo romanzo anche perchè Simenon riesce a raffigurare con la precisione di un pittore fiammingo la vita del piccolo borgo la cui esistenza è scandita dai cicli della marea e dalla nebbia.

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