“Abbracciami” – Gianfranco Iovino


Voto: 5 stelle / 5

“Abbracciami” è il nuovo romanzo di Gianfranco Iovino edito da Capponi Editore a giugno 2023. Tratta il tema del bullismo e cyberbullismo ed è ambientato sull’isola di Procida.

Trama di Abbracciami

Il protagonista è Andrea Stefani, un ragazzo di diciassette anni, studente, che vive sull’isola di Procida. Un ragazzo come tanti, che attraverso una narrazione in prima persona e da romanzo di formazione, ci racconta del suo rapporto con sua sorella,  i suoi genitori,  i suoi compagni e le due inseparabili amiche del cuore con le quali condivide il suo tempo libero, tra spensieratezza, noia di vivere d’inverno sopra un’isola, le quotidiane  pene d’amore e diversità di pensiero sulle questioni adolescenziali.
Tutto scorre tranquillo sull’isola e la vita di Andrea, tranne che nei corridoi della scuola, dove si aggira il Mocio, un ragazzo strafottente, che lo ha preso di mira rendendogli la vita un vero inferno.
Per fortuna, a soccorrerlo in modo inaspettato e imprevedibile arriva lui: Antonio. È un anziano sulla carrozzina che dona ad Andrea la sua esperienza di vita e i suoi incoraggiamenti e, se quando lo vede troppo triste e deluso gli regala il gesto più avvolgente e protettivo che conosca: un abbraccio nel quale il ragazzo troverà la spinta necessaria per saper reggere, sopportare gli ignobili atti di bullismo e continuare a credere che la vita sia da vivere anche per uno come lui, che non sa difendersi e reagire, ma vorrebbe essere solo lasciato in pace.

Recensione

In questo romanzo l’autore usa l’io narrante del protagonista: Andrea.
Lo stile di scrittura crea subito un legame diretto. Siamo uno di fronte l’altro, io lettrice e Andrea il protagonista della narrazione che parla e si confida. Si racconta a ruota libera senza seguire un ordine di azioni, anche se in ogni capitolo c’è una sua logica temporale da seguire.
Essere adolescenti è un’avventura meravigliosa, ma se in mezzo a questo viaggio si incontra un bullo diventa tutto complicato.

«Ha bisogno di qualcosa?»

Il romanzo inizia con questa domanda e la bravura dell’autore sta racchiusa in questa interrogazione, che rimarrà sospesa per quasi tutto il romanzo e solo alla fine saprà dare un significato.

… mi chiedo cosa ho fatto di male per meritarmi di iniziare una nuova mattina con davanti la sagoma irriverente di Gerardo Grimaldi, al secolo il Mocio, che se solo mi sentisse chiamarlo così mi strapperebbe gli occhi dalla rabbia.

Andrea si sente un debole di fronte alla prepotenza del Mocio che lo ricatta, più volte tra una spinta e l’altra finisce a terra. Ma Andrea, alla fine, ai nostri occhi risulterà l’eroe perchè riuscirà a non cedere alle pressioni del bullo, grazie al sostegno di Antonio.
Antonio è quel tenero amico-confidente, definito dallo stesso protagonista “nonno abbraccio”, che tutti avremmo bisogno di incontrare nella vita. Ci incoraggerebbe a non arrenderci mai nell’essere noi stessi sempre, senza nessuna vergogna o paura.

Gli atti di bullismo innescano nei ragazzi che subiscono un grande senso di vergogna e questo li porta a nascondersi, a non parlare con nessuno. Il volto più pericoloso del bullismo è proprio il silenzio che non riguarda solo la vittima che subisce, ma anche i testimoni di episodi di prepotenza che non fanno nulla per intervenire.
Ed è per questo che parlare di bullismo e cyberbullismo con i ragazzi resta il primo, importante passo per arginare questa piaga sociale. Un passo che può essere fatto con l’aiuto di un libro, come “Abbracciami” che narra una storia inventata, ma reale, con due temi che si intrecciano: il bullismo scolastico omofobico e l’importanza degli anziani nella vita degli adolescenti.

Sabrina Ginocchio

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